Con il suo demo Roberto Cavalcante si addentra in quel territorio minato che è il genere cantautorale: ...un terreno dove spesso è davvero difficile evitare “ordigni” deflagranti che portano alla noia. Il suo “Strada che vieni” si compone di sei canzoni profonde ed intense che tuttavia, a tratti, celano un latente tedio che trova agio in un cantato, a volte, troppo piatto (o con cadute di tono) e in una mancanza di una reale scintilla creativa. Con questo intendo dire che per emergere nelle scena cantautorale serve una profonda dose di estro e personalità: doti, che in questo momento, a Roberto fanno leggermente difetto (senza trascurare il fatto che è poco più che ventenne!!!). Ode alla sensibilità ed alle suggestive visioni impressioniste, quindi, ma anche una esortazione a condirle con maggior ardore. …il tutto, comunque, commentato con l’umiltà che bisogna dimostrare nei confronti di dischi del genere.
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La recensione Strada che vieni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-02-13 00:00:00
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