Tra Kavinsky e Miami Vice, passando per Latina: Notte Fonda di Testarossa ci fa sentire nostalgici di un'estate che ancora deve arrivare
Cosa viene in mente se dico Drive, Miami Vice, Blade Runner? Qualcuno dirà capolavori, qualcuno dirà cultura pop (anni '80 negli ultimi due casi), qualcuno dirà synth spaziali. Hanno tutti ragione e tutti torto, perché più semplicemente questi riferimenti danno coordinate, seppur parziali, di un certo tipo di immaginario che da qualche anno a questa parte è stato battezzato "retrowave": quel genere di musica elettronica che è estremamente influenzato dalle colonne sonore anni ottanta e dalla musica per videogiochi.
È qui che entra in scena Testarossa, che torna con Notte Fonda primo singolo dopo quasi due anni da Daft Punk, del 2022. Un inno all'inflazionato quanto diffuso mantra "live fast, die young", o un più italico "carpe diem", il tutto contornato da luci al neon, atmosfere soffuse ed alta velocità. "Reggiti forte / solo così diventerai più forte" canta Testarossa, artista di Latina che percorre le corsie retrofuturistiche di un'autostrada dalla quale non è mai uscita sin dalla reinterpretazione synthwave di L'estate sta finendo dei Righeira del 2020.
Notte Fonda, prodotto da Filippo Passamonti al VDSS Studio di Ceprano (Frosinone) è un brano che fa della propria "etichettabilità" all'interno del suo genere un punto di forza, e lo fa grazie all'ottima produzione e un buon potenziale pop che lascia il pezzo saldamente attaccato alle orecchie di chi ascolta.
Da un'artista con le doti di Testarossa ci aspettiamo ulteriori passi in avanti a livello di scrittura, andando ad aumentare la nitidezza delle immagini che riesce già a farci vedere con la sua musica, e perché no qualche scarto di lato per ricongiungersi alla tradizione della canzone italiana, per dimostrare quanto sarebbe bello fare la retrowave da Trieste in giù.
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La recensione Notte Fonda di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-04-15 17:42:00
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