Gli Haiku, preoccupati di non avere i requisiti per essere recensiti da Rockit solo perché privi dell'appoggio di una etichetta discografica, ci presentano timidamente il loro cd autoprodotto per un parere che, ovviamente, non gli neghiamo. Principalmente perché il loro lavoro non è male, e poi perché ci sembra giusto incoraggiare un gruppo la cui età media è di 21 anni (beati voi che siete ggiovani!!!).
Il genere è un rock che prende spunto dai classici del genere e strizza l'occhio ai più recenti sviluppi musicali con distorsioni e dissonanze, ma che deve ancora prendere una fisionomia propria e indipendente.
I peccati di gioventù si vedono nella messa a punto dei volumi di registrazione, soprattutto la voce risulta poco valorizzata, e nella resa d'insieme; nei brani più carichi, infatti, l'eccesso di note guasta la resa globale portando confusione, mentre nelle ballate andrebbe curata maggiormente l'atmosfera sonora.
Non resta che incitare i Haiku a migliorare, aspettando il prossimo lavoro.
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La recensione Continuo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-04-13 00:00:00
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