Angelo RomanoLa noia2024 - Cantautoriale, Rock d'autore

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Cantautorato e reiterate figure retoriche per descrivere uno dei sentimenti più odiati e temuti

La noia è il titolo del nuovo singolo di Angelo Romano, che anticipa di poche settimane l'uscita del suo nuovo album La Repubblica del bilocale. A più di due anni di distanza da The Sicilian EP, l'artista siculo si discosta dalle fascinose atmosfere popolari e mediterranee del suo precedente disco per un approccio più apolide, frutto della commistione tra cantautorato italiano e poesia.

Utilizzando estensivamente la figura retorica dell'anafora, Romano elenca durante le strofe del pezzo una serie di brevi e suggestive metafore sulle sensazioni che il sentimento della noia provoca nel suo animo. Una vera e propria "lista della spesa" di oggetti e situazioni tediose, ulteriormente amplificata dalla ridondanza sonora della rima baciata.

La noia è un telefono che non funziona
La noia è una chitarra che non suona
La noia è il capello da non tirare
La noia è il sesso da consumare

Canta Angelo Romano nel suo ultimo pezzo. A fronte di un ottimo arrangiamento, suonato e registrato in maniera eccellente - bellissima la staffetta di assoli tra marimba e chitarra - il cantautore siciliano sfodera un cantato un po' troppo evocativo, che a tratti pattina sul filo della stonatura. Un effetto sorpresa che, specie in alcune parti, sfocia in una forzata litania che al posto di dare vigore alla canzone ne depotenzia parzialmente il pathos.

Evitabili cantilene a parte, La noia è un pezzo capace di centrare il proprio obiettivo, riflettendo compiutamente le atmosfere e sensazioni di un sentimento nel quale ognuno di noi ha paura di piombare, masticando lentamente il tempo che, dal canto suo, scorre sempre troppo velocemente.

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La recensione La noia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-05-07 12:00:00

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