Il nuovo singolo di Colangelo gioca con semplicità tra funk e r'n b
Ad un ascolto superficiale Le solite stesse canzoni sembra un po’ il tipico brano che ti farebbe pensare a “le solite stesse canzoni“: melodia orecchiabile, testo agrodolce che dialoga con una vissuto sentimentale e le sue immagini quotidiane, a partire dal riferimento metamusicale che fa da traino al ritornello, il tutto condotto da una prestazione vocale solida e rotonda di Colangelo.
In realtà il nuovo singolo dell’autore e interprete sannita, classe ‘97, è un brano certamente semplice ma costruito con gusto, forte di un arrangiamento che maneggia con leggerezza le tendenze contemporanee del soul e dell’r’n b. Nel giro di tre minuti e mezzo Le solite stesse canzoni si giostra con un riff funkeggiante di ottoni sintetici, lascia spazio ad un’evoluzione con inserti orchestrali e ad un reprise che lascia spazio alle evoluzioni vocali di Colangelo, seguendo percorsi tutto sommato abbastanza standard ma sempre funzionali e godibili.
A voler essere pignoli, resta da notare una leggera insistenza su alcuni passaggi e in particolare sul ritornello, che fa da chiave di volta del brano, più testuale che melodica, e forse avrebbe potuto ripresentarsi per qualche giro di meno. Le solite stesse canzoni rimane comunque una prova ancora precoce in una discografia che ad oggi conta tre singoli pubblicati sulle piattaforme, e che sarebbe interessante vedere articolata su lavori di più ampio respiro.
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La recensione Le solite stesse canzoni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-05-31 07:56:56
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