Il dreamfolk di "Nike" dei My Gravity Girls potrebbe essere il prossimo punto fermo nel caos di tutti noi
Prendete una voce profonda e carezzevole, una voce dagli occhi bassi di tristezza; appoggiatela su un tappeto di sintetizzatori tiepidi e delicati; contornate con accordi di pianoforte tesi e gravi; concludete con una linea di basso groovy ma discreta che ondeggia su di una batteria calma e minimale: sarebbe questa la formula teorica per ottenere Nike, singolo dei My Gravity Girls uscito lo scorso 24 aprile e poi incluso in Silly, EP pubblicato il 10 maggio.
Ma Nike vale ben di più della somma delle sue parti, e ci ritroviamo così con l'ennesimo gioiellino della band di Parma, che attinge dalle radici folk dei loro primi lavori (Irrelevant Pieces Pt. 1 & 2, 2016) così come dagli orizzonti elettronici aperti con I Miss Something And Miss Everyone, del 2020. Sadcore, elettronica e folk che ricordano i The National dell'era Sleep Well Beast, o una nuova versione degli Her's ma senza quell'allegria strumentale.
Sono paesaggi malinconici quelli dipinti dai My Gravity Girls in Nike, pezzo che supplica di fermarsi, di non andarsene, perché la solitudine e la tristezza sono tempeste da cui ripararsi entrando nelle profondità dell'animo dell'altro: tu potrai finalmente riposarti, e io non rimarrò solo. L'adorazione del ricordo di un semplice sorriso, e quell' "I want you to feel at home now", straziante nel suggerire che la persona a cui si rivolge questo pezzo possa essere un'anima in pena alla ricerca di un punto fermo, di un approdo sicuro.
Nike e l'EP Silly anticipano il nuovo album dei My Gravity Girls, Silly Dizzy Guilty Joy, che verrà pubblicato nel corso dell'anno. Uscita da non dimenticare, perché le premesse (e le implicite promesse) dei pezzi ascoltati sin qui sono interessantissime.
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La recensione Nike di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-06-01 15:11:00
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