Methos finalizza una canzone pop a impatto immediato sui timpani, ma che custodisce intatta una certa profondità e riesce a far riflettere attorno problematiche convidise e generazionali
L'anno che sta volgendo a termine ha assistito alla musica inedita attraverso cui Methos ha scandito gli step del suo percorso; nel recente mese di giugno è arrivato il singolo "Dubbi", licenziato per Dealer Magazine su distribuzione Distrokid.
Due minuti e sedici secondi di durata per una traccia che non bada ai fronzoli e punta dritta al sodo: l'artista siracusano di nascita (ma di stanza a Livorno) canta delle incertezze che si ingigantiscono nel profondo di ogni animo con una grammatica pop di matrice indipendente, urgente sul piano argomentativo ma divertente e carismatica su quello compositivo. Ai timpani ci sono dinamiche interessanti, e un ritmo che coinvolge anche il più distratto degli ascoltatori: come anticipato nelle note informative, Methos riesce a far divertire, e non c'è ombra di dubbio che in questa dimensione sappia cavare il meglio dal proprio registro espressivo.
A scapito di chi sfrutta modi di fare più "grigi" per darsi una certa profondità, qui c'è l'approccio sereno di poter essere scanzonati quanto basta ma non per questo apparire superficiali: cresce l'interesse per sentire novità quanto prima, su questo pochi "Dubbi".
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La recensione Dubbi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-12-02 22:14:26
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