La cassa dritta e l'incedere elettropop di TEMPO, ultimo singolo di RAFEL, sono un invito a ricordarsi di vivere e di ballare
“La mia nuova song che fa muovere la testa”, così RAFEL sui suoi canali social ha descritto TEMPO – ed effettivamente, risulta essere un riassunto icastico e puntuale del pezzo. Un invito a ricordarsi di vivere e un’esortazione a divincolarsi dagli schemi oppressivi della società, trovando il tempo di ballare e di godersi le cose prima che finiscano. Un brano fresco, estivo, leggero senza però essere superficiale o scontato.
In TEMPO, RAFEL si discosta leggermente dal background urban e dalle sonorità pop punk di certi lavori precedenti – come, ad esempio, Hannya – e vira verso l’elettropop. RAFEL apprende la lezione di alcuni tra gli artisti più in hype della scena contemporanea, gli headliner di quasi tutti i festival musicali d’Europa, come Fred Again…, Romy, fino ad arrivare agli Swimming Paul. Tuttavia, da studente brillante, non si limita a trasferire quanto appreso, ma riesce a imprimere la propria cifra stilistica. Nello specifico, il sound di TEMPO privilegia la cassa dritta rispetto ai drop dream-pop, e nelle strofe c’è una ricerca della melodia, secondo schemi tipici della tradizione pop italiana.
Ne nasce un brano iper-contemporaneo, con le strofe musicali e distese, e la cassa in quattro che compare nel ritornello a spazzare via tutto. Lo special si carica con delle barre rap, e c’è perfino un outro con i bassi pulsanti e i bpm accelerati. Appunto, un pezzo che funziona alla perfezione nella lineup di un festival o in rotazione radiofonica.
Dal punto di vista del testo, nonostante siano presenti diverse idee interessanti, ci sono alcuni margini di miglioramento. I giochi semantici su “tempo” dell’inciso talvolta risultano prevedibili, e l’incedere nelle barre dello special, in alcuni momenti, non sembra reggere il passo della base incalzante. Tuttavia, il fatto in sé di sapere di cosa parlare nelle canzoni, e di avere delle intuizioni su come renderlo concreto è di per sé una qualità notevole: trovare i termini esatti o le rime perfette è un compito minore, per il quale basta un po' di allenamento.
Nella composizione di TEMPO, RAFEL ha corso diversi rischi. Riarrangiare l’elettropop inserendo le proprie cifre stilistiche è un azzardo, e l’utilizzo della cassa dritta può generare un effetto già sentito e una perdita di interesse. Con studio, cura, intelligenza musicale e inventiva, RAFEL è riuscito a dimostrare che aveva ragione lui. Con l’augurio che il successo di questo pezzo possa essere all’altezza dei rischi corsi, e vinti.
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La recensione Tempo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-06-16 19:03:00
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