Metti su questo demo e ti riviene voglia di ascoltare i Camaleonti che scandirono il beat del '68 italiano e i vagiti di psichedelia che a partire dai primi anni '70 attraversarono il Belpaese. Il primo lavoro degli Ayaye, neonata formazione della terra modenese, è infatti intriso di citazioni musicali di quel tempo. Undici tracce che partono dal Banco Del Mutuo Soccorso, attraversano Le Orme e approdano ai Profeti dei tempi migliori. C'è una buona ritmica in battere, l'intreccio tastieristico in alcuni momenti risulta abbastanza efficace e gli arrangiamenti a tratti convincenti ("Il delirio è respirare"). Sia le musiche che le liriche si sviluppano in maniera pressoché organica ed esclusivo in queste ultime è l'utilizzo della lingua italiana. Armonie e melodie si succedono nei brani in sviluppi semplici e spesso prevedibili e il limite maggiore di questo demo è proprio la scontatezza dell'ascolto da parte di chi si affaccia per la prima volta alla musica di questa band: fin dalle prime battute sai infatti dove questi pezzi ti porteranno. Si potrebbe parlare di banalità musicale, ma considerando il poco tempo che ha visto gli Ayaye cimentarsi con questo progetto è lecito avere ancora un po' di pazienza. Il piano non è evidenziato come si dovrebbe, l'interpretazione vocale perde di smalto in molte occasioni, i ritmi risultano essere poco incalzanti. Fanno bene i punti di riferimento musicali, ma nel caso degli Ayaye manca sostanzialmente un'evoluzione di quel suono a cui guardano come sinapsi di contatto. Latente è ogni forma di ricercatezza e anche quando sono presenti quei passaggi stilistici che dovrebbero contraddistinguere il genere musicale che richiamano alla mente, la qualità sonora appare ancora piuttosto discutibile.
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La recensione Demo Studio & Live di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-09-29 00:00:00
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