Empatia tra fruitore e artista e attitudine lo-fi. Nel nuovo brano di AJ Cryboi un dolore del recente passato viene esorcizzato attraverso la composizione e la scrittura, senza particolari cosmesi da post-produzione
Nuove pubblicazioni a rinverdire la linfa artistica di AJ Cryboi: il più recente singolo vede la luce a ridosso dell'estate, e si intitola "Plastica" (distribuzione Ingrooves/Universal Music Italia).
Tre minuti scarsi di proposta d'ascolto che si presenta attraverso un impianto testuale importante, sentito nell'intimo e profondo al punto tale da instaurare empatia tra fruitore e artista, perché i frammenti di quotidiano tratteggiati nelle liriche diventano istanti durante i quali riconoscersi, per credere al potere curativo della musica. Sul versante strumentale, si assiste alla composizione che oscilla senza soluzione di continuità fra mondo acustico e tensioni digitali, il tutto declinato attraverso un'attitudine lo-fi, scarna e che mira ad impattare i timpani dell'audience senza ricorrere a particolari cosmesi da post-produzione.
Dalla Sicilia giunge una proposta valida, che può funzionare anche confrontandosi col banco di prova di un ascolto sulla lunga distanza; AJ Cryboi sta plasmando il suo mondo sul pentagramma, affinando di volta in volta le soluzioni espressive adottate. Sono tappe d'evoluzione che arrivano da lontano, e che ci auspichiamo possano permettere ad Angelo Cannizzaro di fare ancora tanta strada.
Noi attenderemo, fiduciosi, ulteriori sviluppi.
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La recensione Plastica di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-07-08 17:31:08
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