Distorce Distorce 2024 - Cantautoriale, Rock, Alternativo

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Un disco di cantautorato indie-rock scarno ma di fortissimo impatto

Viscerale, lo-fi e maledettamente essenziale. Sono questi gli aggettivi che saltano subito alla mente quando si ascolta il primo ed eponimo EP di Distorce, nome d'arte del musicista originario di Bergamo Lorenzo Tasca, che inaugura ufficialmente il suo nuovo percorso solista dopo aver militato nella seconda metà degli anni '10 in una band di cui ha mantenuto vivo solo il nome.

Dopo aver chiuso il 2023 con il singolo Dimmi, il cantautore lombardo ritorna con un disco conciso ma intenso, composto da una sestina di brani veloci, figli di quelle sonorità indie rock cantautorali di fine anni zero che popolavano i primi dischi de Le luci della centrale elettrica. Nonostante i suoi arrangiamenti scarni, orfani di qualsiasi tipo di percussioni e basati su pochi accordi di chitarra acustica ed elettrica che si intrecciano a inserti vicini al noise rock, quest'album riesce a distaccarsi dall'approccio distruttivo di Vasco Brondi verso la forma-canzone, grazie alla presenza di ritornelli tutto sommato orecchiabili, capaci di dare una struttura più tangibile ai pezzi che lo compongono.

Oltre all'introspettivo flusso di coscienza di Falam, la traccia di apertura che regala all'indie italiano un altro luogo (questa volta della Birmania) da inserire nella sua infinita toponomastica, la tracklist del nuovo "primo" disco del cantautore bergamasco si arricchisce di due tracce, Giulia e Aftagià presenti nell'unico EP, datato 2017 che i Distorce hanno registrato come band, in veste più levigata e con un livello di registrazione nettamente migliore rispetto alle loro prime versioni precedenti.

Punta di diamante del disco è senza ombra di dubbio Guardami, con il suo bellissimo giro di chitarra che quasi sfiora le atmosfere del country e le armonizzazioni vocali che intonano versi stralunati e simbolisti, capaci di prestarsi a molteplici interpretazioni. Una piccola perla sonora, lunga appena due minuti e 25 secondi, di alternative rock acustico, scarno, essenziale ma indubbiamente efficace.

Con questo suo primo EP solista, Distorce ci ci dimostra che, per fare un disco di impatto, non sono per forza necessari arrangiamenti elefantiaci e torte multistrato di sovraincisioni, ma pochi e semplici strumenti, una manciata di buone idee e, soprattutto, sapere come si lavora la musica. Tre fattori che sicuramente il buon Lorenzo Tasca possiede. 

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La recensione Distorce di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-06-25 18:01:00

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