Uno spirito sano e la santificazione della tristezza. Una chitarra e poco più per fermare il tempo e tratteggiare nuovi spazi
Con un peso piuma e una leggerezza che solo ad anime nobili può appartenere, Semplicementeluigi ricongiunge in un EP pezzi d'esistenza e tracce di vita disperse qua e là lungo un sentiero iniziato nel 2021, con la pubblicazione del singolo Settembre.
Recintando il proprio habitat nel canone del cantautorato romano di inizio millennio, All'improvviso la primavera è un disco antico rinfrescato da una penna senza svolazzi, addolcito da uno spirito sano che, in Bussola (il giorno in cui capiremo), rivendica se stesso e i propri spazi in un mondo che va troppo veloce. (Nessuna autoreferenzialità, tutto confermatissimo!)
Il cantautore apulo si muove in un mondo in codice binario: ogni traccia è un frammento epistolare, è una preghiera che si esaurisce nei contorni di un volto, in mani in cui sprofondare per ritrovarsi. Il mondo esterno perde ogni consistenza: il calore di un sole nuovo, del vento del sud, e il mare più profondo non sono niente di più di ciò che ci ricorda di essere vivi e ci pone di fronte al nostro riflesso in altissima definizione.
Nulla di nuovo sul fronte occidentale, per carità. L'EP di Semplicementeluigi ripropone sonorità di cui probabilmente non si percepisce una necessità assoluta, ma lo fa bene. Sottovoce, con la gentilezza che vorresti ti cullasse quando non sai bene dove andare.
Si parla sempre e solo d'amore? Si, perché alla fine, dai, di che altro vuoi parlare. Brunori docet.
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La recensione All'improvviso la primavera di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-06 19:49:48
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