Il club dove i contrasti convivono in armonia
Yacht club è il disco d’esordio di Asteria, cantautrice bergamasca poco più che ventenne, capace in poco tempo di ottenere importanti riconoscimenti e attirare a sé una grande attenzione degli addetti al mestiere e non solo. L'album è il frutto di un percorso che l’ha portata a collaborare con produttori come Dardust e, in veste di autrice, a scrivere brani per Elodie (suo è il testo di lontano da qui, contenuta nel clubtape dell’icona pop).
Anche all’interno del suo primo progetto discografico si occupa interamente dei testi, con i quali cerca di raccontare le contraddizioni che caratterizzano la sua personalità e, più in generale, quelli della generazione Z. Sono storie di incontri fortuiti, attrazioni irresistibili e legami instabili.
Ne è un esempio il brano Venere, pubblicato in anticipo ad ottobre dello scorso anno. Qui trova spazio la narrazione più intimistica della cantautrice, portandoci all’interno dei suoi contrasti emotivi e restituendo all’ascoltatore un invito ad accettare sé stessi.
La scelta del nome del disco dice molto sul progetto di Asteria. Il suo vuole essere un club, quindi un luogo adatto a persone con interessi comuni, in un certo senso esclusivo. Allo stesso tempo però c’è il desiderio di raggiungere quante più persone possibili, per ottenere una dimensione pop che possa essere inclusiva. Un contrasto, anche qua, come quello presente tra i testi e beat.
Haze e Protetta, solo per citarne un paio, sono tracce dove l’artista racconta di sue incertezze e fragilità all’interno di una struttura electro-pop e sopra bpm appartenenti più al mondo della tech-house che a quello del cantautorato. Ed è questa la vera unicità del suo lavoro.
Dopo essere passati nel club di Asteria si ha la sensazione di aver conosciuto un posto dove le contraddizioni convivono in estrema armonia, scoprendosi l’una necessaria all’altra.
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La recensione Yacht Club di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-06-17 18:04:00
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