Droppunk aggiunge profondità alla propria narrativa con "Cadere", a metà tra ballad e pogo nel pit
A metà dello scorso aprile usciva Demoni, singolo di Droppunk che commentavamo chiedendoci se un artista con un'identità fortemente legata a certe tematiche (critica alla società, eccessi ed inquietudini) sarebbe stato capace di ampliare ed approfondire il proprio modo di raccontarsi senza perdere la propria marca distintiva. Ascoltando Cadere, nuovo singolo dell'artista hyperpunk pisano, possiamo affermare che effettivamente è stato fatto un lavoro di introspezione che si riflette anche sul sound complessivo del pezzo, piccoli ma significativi accorgimenti che aggiungono la profondità sperata alla narrativa di Droppunk.
Cadere è la non-ballad che "spinge piano", sostenuta da una batteria instancabile ma non violenta, così come la voce che riesce a graffiare ma senza bisogno di toccare note altissime, ma anzi trattenendosi su timbri medio-bassi e su sezioni di spoken word al limite del sospiro. Synth e chitarre costruiscono al di sopra di un basso marziale, e gli occasionali inserti di batteria elettronica e campioni di voce modulati ci ricordano del sodalizio tra hyperpop, trap e punk a cui Droppunk ci aveva già abituato. Menzione doverosa per mix e master del brano, davvero capaci di esaltare le migliori qualità di ogni componente.
Dopo l'autosabotaggio e la devastazione fisica e morale in risposta al grigiore della società, temi del singolo precedente, Cadere si muove invece su territori legati al concetto di libertà e al rapporto di quest'ultima con il dolore. Non mancano le punte di veleno contro il mondo intero a cui Droppunk ci ha ormai abituato, ma la riflessione centrale si muove attorno al concetto di scelta come esercizio della propria libertà; meglio scegliere di farsi male che non prendere mai una decisione e rimanere immobili.
Droppunk sta toccando corde interessanti, soprattutto quando contestualizzate ad un genere -il punk- tradizionalmente molto adatte a veicolare questo genere di riflessioni. Vedremo con i prossimi lavori se confermerà quanto di buono fatto finora.
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La recensione Cadere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-07-14 14:02:00
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