Il country e il folk possono ancora vivere una nuova vita e una nuova strada
Una chitarra sul fiume, un po' di dolore nella voce. Dev'essere colpa di tutto il vissuto che abbiamo dentro e fuori, del magone che a volte ci opprime qualche corda interiore, finché non esplodiamo e decidiamo di cambiare tutto, di prendere quello che ci resta e di andare via, attraverso campi sconfinati, praterie di verde e insetti, cavalli veloci e vento nei capelli.
La tesa del cappello calata sulla fronte, lo sguardo acceso verso l'orizzonte, l'armonica in bocca, la slide coricata sulle ginocchia pronta a farsi accarezzare e a vibrare nell'aria. Sono pochi elementi di un sogno, ma bastano per farci sentire ancora vivi, in fondo, per poter scrivere una nuova storia che parli di una coppia capace di mollare ogni cosa, ogni comfort e partire verso l'ignoto in una folle corsa nel mondo selvaggio.
La ballata We'll Die In The Wild, una canzone d'amore e libertà, è il terzo singolo di Simone Fesani in arte JayWolf, un musicista di Forlì che ha davvero le carte, gli stivali e i tatuaggi giusti per provare a dare nuova vita al country e al folk nel 2024, per trovare una strada che sappia parlare a tutti con le belle sonorità di una volta.
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La recensione We'll Die In The Wild di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-08-31 15:45:00
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