Il "Magazine" mandato alle stampe dai Brain Pain rende vivo una gamma eterogenea di suoni e influenze: dove altri plasmerebbero frastuono, la band veneta crea caleidoscopio
Arriva nel pieno dell'estate, senza troppi fronzoli biografici o strategie di marketing il disco dei Brain Pain: "The Magazine" raccoglie i brani inediti di questa prima stagione creativa, ed è licenziato attraverso Argonauta Records.
Nove tracce, altrettante sfaccettature del proprio registro artistico per restituire all'ascoltatore tratti somatici ben definiti in merito a cosa (e come) intende fare musica questo progetto di stanza nel Veneto. Abbiamo a che fare con metal che mostra venature grunge, alternativo per attitudine e aperto a una squisita contaminazione di generi, in un dedalo di atmosfere che sconfinano al punto di raggiungere il perimetro reggae nella closing track.
Ove altri troverebbero solo frastuono, i Brain Pain creano caleidoscopio: il loro album mette in mostra muscoli e armonie, alternando profondità testuale e passaggi ritmici più sostenuti e quadrati; il tutto pubblicando un long play nel bel mezzo dell'estate, strategia controintuitiva che si mostra vincente. Sarà interessante continuare a seguire questo progetto per attendere, alla finestra, ulteriori sviluppi: questa capacità di lasciare col dubbio in merito a cosa arriverà dopo l'ennesima curva dell'esperienza uditiva è tassativo valorizzarla, in tempi di omologazioni sempre più stringenti.
Appuntamento a presto, perché coi giusti tempi di maturazione siamo sicuri ci sarà ancora da divertirsi.
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La recensione The Magazine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-09-06 12:05:15
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