Una piccola gemma indie folk sulle cui note perdersi tra i ricordi.
Dopo aver pubblicato una serie di singoli in inglese, tutti gravitanti in orbita indie folk, vale, giovane cantautrice napoletana, fa il suo esordio in italiano con “quiete dell’anima”. Un brano che non si distacca troppo da quanto pubblicato finora: immaginatevi la vitalità tardo-adolescenziale di Snail Mail unita alla sommessa malinconia di Phoebe Bridgers, il tutto suonato con il minimalismo di Bon Iver.
Un miscuglio che non inventa nulla ma che funziona sufficientemente bene da convincere l’ascoltatore a premere play più volte. Il merito è soprattutto dell’attento equilibrio su cui è costruito il brano: pochi elementi (chitarra e violoncello) a sorreggere la voce cristallina di vale, un piccolo compendio sull’efficacia del motto anglosassone less is more. Su questi pochi elementi si dipana il racconto dell’importanza di lasciar andare quelle relazioni che, per quanto importanti, finiscono per diventare una zavorra che impedisce di andare avanti.
“quiete dell’anima” è un primo tassello importante per una potenziale svolta in italiano nella produzione di vale. Chissà che proprio questa canzone non diventi un trampolino di lancio per un maggior riconoscimento a livello nazionale.
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La recensione quiete dell'anima di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-10-22 23:58:00
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