Un brano di solido pop-rock da classifica, che naviga tra le luci e le ombre di un giorno che muore e rinasce
Le ultime ore che precedono l'alba sono un momento magico. Attimi in equilibrio su una corda tesa fra gli ultimi scampoli di buio e i primi raggi di un sole nascente, nei quali spesso ci mettiamo a nudo, confidando alle persone che ci stanno vicino i nostri segreti più intimi. È questo l'evanescente sfondo di EUPHORIA, il nuovo singolo dei Lagoona.
A una manciata di mesi di distanza da Quello che resta, il trio nato sull'asse Perugia-Fabriano torna con un brano vicino a quelle sonorità pop-rock fatte apposta per essere accompagnate dalle torce accese da decine di telefoni cellulari che illuminano a giorno il parterre di un club o di una sala concerto.
Panorami musicali che ancora una volta non puntano sull'innovazione, spiando dall'uscio le stanze popolate da artisti che troneggiano nelle posizioni più calde delle classifiche italiane di vendite e ascolti, come Marco Mengoni e Ultimo.
Una strumentale che spinge sull'acceleratore di emozioni melodrammatiche, su cui viene riflessa una storia d'amore contrastata, in bilico tra le paure verso un futuro incerto e colazioni a base di kebab consumate sotto le luci al neon di una città che sta per svegliarsi e affrontare il caos di un nuovo giorno che inizia.
EUPHORIA, pur non essendo un brano in grado di primeggiare sotto l'aspetto dell'originalità, resta comunque un ascolto tutto sommato piacevole grazie anche alle timide contaminazioni indie rock favorite dall'apporto di Alessandro Guercini, chitarrista dei Fast Animals and Slow Kids. Un brano che rappresenta un nuovo tassello nel percorso artistico di un gruppo che deve ancora esprimere appieno il proprio potenziale.
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La recensione EUPHORIA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-10-04 17:04:42
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