Famiglia CobramWheelbarrow2024 - Funk

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Il secondo singolo del quartetto Famiglia Cobram è un jazz-funk arricchito da un beat soul, portatore di good vibes e mai monotono

“Il secondo dei cinque tragici singoli in uscita da settembre a dicembre”: così il quartetto jazz-funk Famiglia Cobram ha annunciato la pubblicazione di Wheelbarrow. Basati tra la provincia di Lodi e quella di Piacenza, i Famiglia Cobram hanno unito membri dei Link Quartet, degli Smokey Fingers, dei Moonbrew e degli Yihequan – gruppi tra il funk, il rock e il jazz attivi dalla seconda metà degli anni novanta fino ad oggi – per comporre una lineup batteria, chitarra, basso elettrico e Hammond. Nell’autunno del 2024, hanno iniziato a rilasciare i primi singoli, brani strumentali che uniscono le eredità delle esperienze precedenti, cercando di inserirsi all’interno di trend più contemporanei, come il revival delle colonne sonore.

Wheelbarrow prende il titolo dal nome del boccale di birra da mezzo litro servito nel loro bar di fiducia – la carriola, appunto. Arriva a qualche settimana di distanza da Coppa Cobram, singolo che possedeva un esplicito rimando all’universo fantozziano; ne conserva il funk, tuttavia si allontana dai ritmi più latineggianti dell’esordio. Wheelbarrow si apre con un riff alla chitarra, che viene rapidamente raggiunto dalla linea ritmica e ipnotica dell’hammond, base fondante su cui poggia l'intero pezzo, e che persiste fino alla fine. L'hammond dà vita a un beat soul, esaltato dal basso e dalla batteria, che si fondono con solidità e convinzione. È un brano allegro, diretto, mai monotono; è facile immaginarlo suonato all’inizio di qualche serata, prima di abbandonare le inibizioni, ma quando i bpm hanno già iniziato a salire.

Tutt’altro che tragico, dunque, è il secondo singolo del quartetto Famiglia Cobram. Anche in questa prova, la band lombarda riesce a trovare la chiave per veicolare il jazz in modo estremamente contemporaneo, arricchendolo con un’intenzione funk e un beat soul, e iniziando, piano piano, a delineare i confini della propria identità artistica.  

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La recensione Wheelbarrow di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-10-05 17:42:00

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