Dada Sutra questo amore mortale 2024 - Indie, Alternativo, Electro

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Un album di debutto eccezionale, in bilico tra post-punk, krautrock e i detriti di un mondo sempre più sull'orlo del collasso

Un inno alla necessità di rinascita di un genere umano ormai cronicamente oppresso da regimi, guerre e distruzioni, capace di levarsi sopra il cemento e i mattoni del Muro di Berlino, uno dei simboli più vividi e concreti di questo mortifero trittico di flagelli. C'è tutto questo dentro a questo amore mortale, il disco d'esordio di Dada Sutra, nom de plume dietro cui si cela Caterina Dolci, bassista e cantante originaria di Milano, membro dal 2021 della storica band punk rock tutta al femminile Bambole di Pezza.

Prendendo spunto dal famosissimo murale berlinese del bacio tra i politici Honecker e Brežnev, il primo album solista dell'artista lombarda si avventura tra le tante catastrofi che avvengo ogni giorno in un mondo sempre più sull'orlo del collasso. Una realtà all'apparenza uscita da un romanzo distopico ma che, purtroppo, è maledettamente reale, dilaniata da odio, lotte fratricide, crisi economichepandemie che si consumano sullo sfondo di continue devastazioni ambientali.

Cambiamenti climatici che avvengono in un pianeta, il nostro, la cui temperatura si alza anno dopo anno, chiaro sintomo di una febbre che, proprio come durante un brutta influenza, sta cercando di debellare con il calore il germe più pericoloso di tutti: l'essere umano. 

Il senso di estraniamento provocato da una società sempre più schiava delle macchine (DIVA) che tutti noi cerchiamo di lenire con un insaziabile bisogno di amore ed empatia (LE CURE), è la base di partenza utilizzata da Dada Sutra per lanciare un messaggio di speranza universale, in grado di ergersi sulle ceneri di un mondo ormai avvelenato da crimini e indifferenza contro la natura e noi stessi.  

Uno stimolo alla disobbedienza e alla ricerca di spazi di risveglio da un sonno indotto da classi dominanti totalmente disinteressate al concetto di "collettività", trasformato in dieci tracce intrise di sonorità sfaccettate, che si districano agilmente attraverso un'intricatissima selva musicale.

Partendo da una solida base post-punkquesto amore mortale è infatti un disco nel quale l'indie d'autore di vascobrondiana memoria si mescola a quegli echi elettronici e kraturock presenti nella celebre "Trilogia Berlinese" creata da David Bowie alla fine degli anni '70, fatta di chitarre elettriche, voci robotiche e crepuscolari bordate di synth e armonizzatori.

Una miscela costantemente in bilico tra l'analogico e il digitale, in grado di partorire un disco di indubbio spessore artistico e intellettuale, specchio del talento di una musicista tanto poliedrica quanto sensibile. Se dovesse tenere fede al detto "chi ben comincia è a metà dell'opera", Dada Sutra è senza ombra di dubbio un'artista che, a fronte di un disco di debutto così eccezionale, è destinata a fare grandi cose nei prossimi anni.

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La recensione questo amore mortale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-10-08 12:58:44

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