Per un nuovo cantautorato indie, attento alla società che ci circonda
Per capire l'inquietudine e la musica di Alexander Frizzera in arte Libellule, forse, bisogna partire dalla sua biografia, dalla sua vita, dalle sue città. E' nato a Trento da madre inglese, ha studiato all'Università di Bologna e ha affinato le sue competenze in produzione musicale a Londra, dov'è rimasto per tre anni, per poi lavorare come docente di inglese in Vietnam per un biennio durante il Covid. Tornato in Italia, ha scelto Torino.
Il suo album ironizza innanzitutto sugli annunci a favore o contro qualcosa, slogan che spesso non vogliono dire nulla ma che presentano - o sbandierano - con grande convinzione ed entusiasmo un Nuovo Ordine. Sono gli assunti tipici dei regimi dittatoriali, atmosfere che nel videoclip sono ambientate non a caso nel quartiere Eur di Roma.
Nel disco, formato da quindici tracce, l'elettronica diventa uno strumento per reinventare un cantautorato indie alternativo, per giocare, per creare divertissement intelligenti (Elefanti), per comporre canzoni orecchiabili e per dipingere scenari originali (Orango blu).
Alcuni brani propongono un mix di italiano e inglese (Farewell), altri sembrano avere ispirazioni e influenze precise: Lei viene da lontano, ad esempio, richiama parecchio alla mente il mondo di Lucio Battisti (e Mogol), come in una sorta di omaggio senza tempo. Da questo e altri pezzi, come In america, emerge anche il gusto dello storytelling, della canzone che sa raccontare qualcosa: un viaggio, una storia, una migrazione, un amore (Arriva a Milano stasera), un'emozione, un mito (Minotauro).
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La recensione NUOVO ORDINE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-12-10 00:05:42
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