Psicologia e approccio autoriale si miscelano nel singolo firmato da SindroMe in collaborazione con Blesss: "Ma pensa te" è il titolo della canzone che può segnare l'inizio di un percorso da seguire con attenzione
Increspature della psiche e note musicali si intrecciano nel primo singolo di SindroMe, eloquente moniker di Sara Paniccià che firma così "Ma pensa te", una release prodotta da Blesss e distribuita in totale indipendenza discografica.
Tre minuti netti d'ascolto per una pubblicazione che, nella sua brevità, restituisce tratti somatici definiti con efficacia riguardo a come quest'artista di stanza a Bologna approccia la fase creativa: il pop indossa tessuti urban, immergendosi in tonalità notturne dove sgomita quell'elettronica energica da club. Una traccia che ha il tiro giusto, e che viene impreziosita dal songwriting a tratti enigmatico, la cui finalità è plasmare frasi indipendenti e autonome, che possono stimolare il meccanismo di empatia e la compartecipazione del fruitore nel processo di significazione del testo.
Nelle sue brevi note biografiche, SindroMe si definisce "a volte psicologa a volte cantautrice"; con una canzone del genere c'è sicuramente la sensazione che ambo queste anime possano convivere e contaminarsi a un livello ancora più profondo, per lasciar emergere una commistione molto singolare nei contesti musicali, e per tale motivo abile a distinguersi nell'intera geografia delle proposte indipendenti.
E quando sopraggiunge il silenzio alla fine della traccia, resta il desiderio di sentirne ancora, di scoprire nuove sfaccettature di questo pop, possibilmente attraverso altri inediti. Ma pensa te.
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La recensione Ma pensa te di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-10-21 23:17:07
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