Canzone d'autore che guarda oltre i confini del pop moderno.
"Stoccolma", il nuovo album della band milanese Fremir, composta da Francesca Salzano, Gianluca Giovanna e Mattia Pisani, è un lavoro che si distingue per l'introspezione e la complessità emotiva. Con otto tracce che mescolano cantautorato, folk e pop contemporaneo, il disco esplora le dinamiche dei rapporti umani, affrontando temi come tossicità e guarigione.
Il titolo richiama la Sindrome di Stoccolma, qui definita come “la più nobile che c’è”, un modo per sottolineare il legame ambiguo e contraddittorio che si può instaurare tra vittima e carnefice, metafora delle relazioni difficili e delle dipendenze emotive che permeano il disco.
Tra i brani più interessanti spicca "La patologia", un pezzo che sintetizza il concept dell’album con un testo ricco di immagini vivide e una melodia che rimane impressa. Sul versante sonoro, "Medusa, serpente, mantide" è il pezzo più audace: il suo arrangiamento richiama le atmosfere dream pop e Brit degli anni Novanta, con un tocco nostalgico che si mescola perfettamente alla modernità del sound.
L’album mostra influenze di Levante e Carmen Consoli, soprattutto nell’attenzione alla scrittura: i testi sono curati, poetici, con una ricerca linguistica che si sposa con la struttura melodica. La band riesce a bilanciare la semplicità del folk con arrangiamenti stratificati, dando vita a un prodotto raffinato e accessibile allo stesso tempo.
"Stoccolma" è un viaggio emozionale e musicale che invita l’ascoltatore a guardarsi dentro e riflettere sui propri legami. Un lavoro maturo e consapevole, che conferma i Fremir come una delle realtà più interessanti del panorama cantautorale contemporaneo.
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La recensione Stoccolma di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-22 00:00:00
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