Un pop nostalgico senza troppe pretese, onesto e limpido, come i suoni accurati di cui si veste
"Se fossi Villa come Claudio, io canterei e non commetterei uno sbaglio", questo è il centro nevralgico di Baffi, nuovo singolo di Villa, cantautore torinese, in collaborazione con Comeilmiele. Parlare di se stessi in modo molto autoironico, creare un finta rima a tratti fastidiosa e a tratti molto efficace, nominare prima degli altri un altro artista - enorme - con cui si condivide giusto il cognome. In questo verso apparentemente molto semplice Simone Villa è riuscito a dare un senso alla sua canzone.
Nulla di indimenticabile, sia chiaro, ma la formula, la frase ad effetto è una chiave per dare un sapore reale ad una musica che è derivativa fino allo sfinimento, e sa di esserlo, lo dichiara senza vergognarsene. Il mercato sta scoppiando, ognuno pensa di poter salvare la grande macchina della musica con proclami, con musica dimenticabile cantata con grande seriosità. E allora ben venga chi si spoglia di ogni insopportabile finzione, ben venga chi dà vita ad un featuring perché ha davvero voglia di instaurare un dialogo con l'altra artista coinvolta, ben venga una freschezza che si traduce in pochi suoni scelti con cura.
Non sarà Baffi a salvare la musica italiana, ma ascoltando le semplici confessioni di un cantautore senza spocchia potrete godervi tre minuti di piacevole pop patinato, che strizza l'occhio da lontano ai Baustelle, che si colora di giallo ocra tra coretti finali e una chitarra acustica sempre in sottofondo.
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La recensione Baffi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-12 17:34:00
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