Un pezzo emocore estremamente credibile, specchio di quella dissoluzione dei sentimenti indotta da un mondo sempre più egoista
Soli si muore è il titolo del nuovo singolo di Sconforto, in arte Silvio Siffu, cantante nato all'ombra dei nuraghe di Olbia ma cresciuto artisticamente tra i flutti del fiume Po che bagnano i Murazzi di Torino. A una manciata di mesi di distanza da Cyber Lacrima, il suo disco d'esordio, il musicista sardo torna con un nuovo pezzo, dal titolo Soli si muore, con il quale consolida il proprio sodalizio artistico con il cantante bergamasco Chazz e il producer M!ch, con cui aveva pubblicato lo scorso settembre il brano 6 6 6.
Rilasciata e distribuita in completa indipendenza, la canzone si muove tra sonorità che mettono in mostra una serie di fotografie sonore scattate tra la fine degli anni '90 e l'inizio dei 2000. Istantanee capaci di riportare alla memoria generi come il nu metal più soffuso dei Deftones, il metalcore (anche se un po' edulcorato) dei Bring Me the Horizon che furono e l'emo-punk dei primi Jimmy Eat World.
Un humus sonoro, fatto di drop chitarre downtuned che si mescolano a intrecci melodici creati dalle voci di Sconforto e Chazz, dal quale spuntano brandelli di testo nei quali i due cantanti compiono una profonda riflessione sull'attuale condizione umana, preda di quel senso di frenesia e isolamento figlio della società contemporanea.
Ieri mi sono perso nel traffico e ho sperato di trovarti
Sta diventando scomodo
Tenere ancora aperti questi occhi stanchi
Soli si muore
Vivi per stare male
Canta l'artista sardo nel suo ultimo singolo. Soli si muore è un brano che offre un plateau di sonorità che, pur essendo state esplorate in lungo e in largo da band e artisti di caratura internazionale, non capita di sentire tutti i giorni cantate in lingua italiana.
Un brano potente ed evocativo, valorizzato da un'ottima produzione in studio, con il quale Sconforto ci mostra quel silenzioso ma progressivo smembramento e dissoluzione dei legami e dei sentimenti indotti da un mondo ormai schiavo di una diffusa noncuranza del prossimo e di un posticcio senso di benessere dietro al quale molti di noi cercano di nascondere la propria scontentezza e frustrazione.
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La recensione Soli Si Muore di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-23 21:13:12
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