La tirannide del tempo viene messa in discussione attraverso un singolo che è trip-hop nell'animo ed electro nella struttura compositiva
Esperienze trasversali e una costante proiezione ad abbattere i confini geografici sono il contesto dove emerge la musica di Valentina Bausi, che in pieno autunno pubblica "Black Hole", singolo licenziato da Maqueta Records su distribuzione Artist First.
Tre minuti e mezzo abbondanti di proposta d'ascolto che si inerpica su scalate electro con un piglio molto personale, di attitudine trip-hop scaturita da una profonda conoscenza musicale e idee chiare su quale grammatica espressiva impostare. Leggera e incisiva, la voce dell'artista di stanza a Roma canta di una scomparsa prematura interrogandosi sul tempo che passa, sul Crono tiranno che non si ferma mai e ci travolge nel turbinio del quotidiano, senza offrire opportunità di riflessione e catarsi.
Essere risucchiati nel buco nero firmato in collaborazione col producer Shiny D si rivela un viaggio profondo e pieno di significati, dove ogni fruitore può trovare la chiave di lettura più congeniale e incuriosirsi in vista della musica che verrà. Da parte nostra c'è fiducia nei riguardi di una release sulla lunga distanza, che riesca a espandere e articolare in modo più organico gli argomenti e gli approcci sul pentagramma oggi brevemente accennati per necessità di formato discografico.
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La recensione Black Hole di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-19 22:54:33
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