Un singolo pop danzereccio, che danza tra pessimismo e ironia nei confronti di una vita sempre più asservita al mezzo tecnologico
Il nuovo singolo di Pietro Falco, AI, uscito lo scorso 15 novembre per Almablue, è un brano pop dal piglio danzereccio che riflette sulla natura sempre più digitale delle nostre vite, in lento declino verso un'automatizzazione di ogni gesto, forse di ogni pensiero. L'immagine madre del brano è quel "mondo di plastica", che già dalla prima strofa mette in chiaro la natura a metà tra il pessimismo e l'ironia della scrittura.
Come un Daniele Silvestri 2.0 Pietro Falco alterna strofe iper melodiche e attimi di rap secco e ben scritto, in un arrangiamento impacchettato alla perfezione, che gioca con molti elementi, il basso pieno di effetti, il solo di chitarra acustica, il tappeto di tastiere che riesce a dare l'idea dell'orchestralità.
AI suona come un rifiuto di adattarsi alle regole pigre dell'omologazione, Pietro Falco ci tiene a ribadire, pur nelle sfumature leggere di una canzone pop pensata alla perfezione, che tutta questa artificialità delle relazioni è sempre meno umana, e sempre più posticcia. E quando manca il respiro è meglio cambiare aria.
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La recensione AI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-19 12:14:00
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