Famiglia Cobram4202024 - Soul, Jazz, Funk

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Strumenti che suonano alla grande, nel bel mezzo della pianura padana, all'incrocio con gli Usa

Il basso detta la linea e tutto il gruppo si accoda subito con il giusto mood, al punto che viene voglia di battere le dita sulla tastiera della recensione allo stesso ritmo delle note di tastiera e hammond. Quasi quasi ci riesco. La batteria gentile asseconda il groove accompagnando le dolci colline dell'orecchiabilità, mentre la chitarra fa il suo dovere.

Anche il brano 420, il quarto singolo della Famiglia Cobram, il quartetto Jazz Funk dalla provincia di Lodi e Piacenza, è un bel viaggio. Sarebbe riduttivo cercare un'etichetta musicale laggiù, all'intersezione fra il mondo strumentale e la gioia per le orecchie. La cosa davvero importante è che qui ci sono strumenti che suonano alla grande nel bel mezzo della pianura padana, proprio lì all'incrocio con gli Stati Uniti d'America. E il fatto che queste sonorità potrebbero comporre la perfetta colonna sonora di un film è un dettaglio di merito in più.

Se proprio c'è un qualcosa da rimproverare al chitarrista Giacomo Cattaneo, al bassista Edoardo Giovanelli, al tastierista-hammondista Paolo Apollo Negri e al batterista Daniele Vacchini è che fanno troppo i misteriosi. Chi siete? Dove siete? Perché vi nascondete? E qual è il vostro capitolo preferito della saga di Fantozzi del grande Paolo Villaggio?

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La recensione 420 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-12-16 22:45:37

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