Un album in bilico tra passato e presente, dove si alternano con variopinta eleganza disco music, cantautorato e prog-rock
Si può scrivere nel 2024 un disco che abbia pezzi pop ballabili, fatti con strumenti analogici e capaci di strizzare l'occhio al cantautorato italiano? A quanto pare sì. E a darci una risposta chiara e netta è Androgynus, nom de plume dietro cui si cela Gabriele Bernabò, che chiude (quasi) in zona Cesarini il 2024 con il suo ultimo album, L'Eterno è solo un Attimo.
A due anni di distanza dall'eccellente Medioevo Digitale, il suo esordio discografico che abbiamo inserito nella nostra classifica delle 50 migliori uscite del 2022, il musicista toscano ritorna con dieci tracce frutto di un periodo di gestazione lungo quasi due anni che, se si guarda al ritmo frenetico di pubblicazione che imperversa nell'attuale panorama musicale italiano e non solo, è un lasso di tempo decisamente dilatato.
Il risultato di questa (giustissima) pausa di riflessione è un disco che guarda dritto in faccia alla disco music degli anni '70, fatto di pezzi sì ballabili ma orfani di qualsiasi tipo di base elettronica o pre-registrata. Canzoni eseguite con strumenti analogici, che ruotano attorno a giri di basso (Francesco Terribile), groove di batteria (Stefano Giuggioli) e ammiccanti riff di chitarra ai quali Androgynus ha deciso di affiancare calembour di violino e organo Farfisa Louvre.
Un ensembledal sapore vintage a cui viene dato un ulteriore boost retro-nostaglico anche sul lato della produzione, con suoni "trattati" attraverso amplificatori vintage Davoli e Vox. Un escamotage che dona a questo disco una rotondità e ricchezza sonora impossibili da riprodurre attraverso la "freddezza" del processing digitale.
Nonostante la sua indubbia attitudine pop, Bernabò riesce a destreggiarsi all'interno di una variopinta tavolozza di generi, in grado di fagocitare il progressive à la PFM (Amami) il cantautorato italiano (Grido per Te), l'art rock (Inseparabili) e la synthwave di depechemodiana memoria (Pianeta). Divagazioni artistiche che, unite a pezzi spudoratamente disco come L'Eterno, Danza Magica e Uroboro garantiscono una proposta di ascolto sorprendentemente sfaccettata.
L'eterno è solo un Attimo è un album di pop italiano scritto, suonato e prodotto in maniera eccellente, frutto degli sforzi di un musicista capace di unire l'uso delle moderne tecnologie di registrazione a metodi più tradizionali, creando un sound atemporale, in equilibrio perfetto su una corda tesa tra passato e presente.
Un'opera seconda che oltre a essere una degna candidata per il club delle migliori uscite del 2024, rappresenta un nuovo e bellissimo capitolo di un percorso artistico, quello di Androgynus, che non smette di stupirci per la sua classe, intelligenza ed eterogeneità.
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La recensione L'Eterno è solo un Attimo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-12-04 13:01:38
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