Un urlo emo-punk che squarcia il silenzio che aleggia sulla melma provinciale del nostro Paese
Il piattume della provincia, fatto di giornate sempre uguali tra loro, pranzi con parenti che ti stanno sul cazzo e conflittuali rapporti con i genitori. È questo lo spleen periferico sul quale si poggia Ora che, il nuovo singolo degli INARIA, band nata nel 2022 tra la nebbia, gli scantinati e la noia della pianura veneta.
A più di un anno di distanza dal suo primo EP, Educati al declino, il sestetto veronese ritorna con un pezzo compatto e tremendamente intenso, che guarda dritto in faccia alle crepuscolari sonorità del post-rock degli Slint e dell'emocore a là Fine Before You Came.
Paesaggi musicali nostalgici e decadenti, fatti di riff di chitarra distorti e riverberati che, insieme a monolitici groove di batteria, fanno da contrappunto ai estatici fraseggi di Riccardo Scaioli, il sassofonista del gruppo.
Una rabbiosa malinconia strumentale sulla quale si riflette la voce del cantante Luigi Lonardi che urla, sussurra e sbraita le ansie e le paranoie vissute da tanti, tantissimi ragazze e ragazzi costretti, loro malgrado, a restare asserragliati nel loro piccolo inferno provinciale, dove il tempo sembra essersi fermato in un melmoso mare di melassa in cui qualsiasi prospettiva e alito di entusiasmo affondano inesorabilmente.
A 11 anni già la polizia
Per mia madre che è una stronza
Voleva darmi tutto il bene del mondo
Non sapendo che faceva peggio
E intanto mi dilungavo in discorsi inutili parenti inermi
A tutto quello che io penso
Due anni e verranno anche loro mangiati dai vermi
Cantano gli INARIA nel loro nuovo singolo. Ora che è un pezzo viscerale, disperato e incazzato come una biscia capace di racchiudere con il suo terremotante sound la silenziosa, frustrata ma esplosiva energia che anima la generazione Z.
Tre minuti scarsi di punk genuino, dritto al punto e orfano di qualsiasi tipo di orpello, in grado di confermare l'attitudine di una band che grazie alle sue solide radici sonore e alle sue buonissime intenzioni convince release dopo release.
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La recensione Ora Che di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-12-30 23:48:39
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