Un pezzo di pop-rock spontaneo e spensierato, contro la sfibrante quotidianità del nostro presente
Il "logorio della vita moderna", oltre a essere lo slogan del Cynar, da oggi è anche il topos sul quale si erge Vita, il nuovo singolo di Pigna, al secolo Andrea Pignatti, musicista originario di Modena. Rilasciato in completa indipendenza, il pezzo racconta l'inesorabile ticchettio dell'orologio che cadenza la tipica giornata di una persona comune, divisa tra stress, sovradosaggio di caffeina e un cronico debito di ore di sonno.
Strofe tanto schiette quanto spensierate (forse a tratti un po' troppo da boomer), che vengono srotolate su una strumentale altrettanto ariosa e leggera, che tra una batteria in quattro quarti, allegri riff di chitarra e timidi accenni di synth, si butta a capofitto nel nazionalpopolarismo del pop rock di qualche anno fa, perfettamente allineato a quello che permea i dischi e i pezzi di Ligabue e Vasco Rossi.
Nonostante non sia il nonplusultra in termini di freschezza stilistica, Vita è una canzone che risulta simpatica sin dal primo ascolto, grazie al suo mood scanzonato, senza pretese, che si chiude con una parentesi sottilmente lasciva (È mezzanotte, sento un suono e sei te/Quasi quasi vado a letto alle 3) che ammicca a quello spirito da cinghialone emiliano verso il gentil sesso.
L'ennesima dimostrazione dello pensiero con il quale Pigna compone i propri brani: senza alcuna velleità commerciale, ma con il solo intento di divertirsi e far divertire. In mezzo a una fiumana di artisti che corre all'impazzata verso il successo, ogni tanto fa piacere trovare qualcuno che sappia ancora vedere la musica sotto una luce di genuinità e innocenza.
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La recensione Vita di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-28 16:04:00
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