KAPUTProvinciale2024 - Pop

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Un anti-tormentone estivo, uscito in pieno dicembre, che guarda al mainstream senza cedere il passo alla banalità

La differenza tra chi vive in città e chi ci si è appena trasferito la si nota dal modo di camminare. Gli "animali urbani", per coprire nel minor tempo possibile la distanza che li separa dal loro punto di arrivo, riescono a districarsi tra la folla a velocità supersonica. Chi invece ha in mente ancora la quiete del suo piccolo paesino d'origine affonda irrimediabilmente nel caos che lo circonda. È proprio questa dicotomia tra gli oraziani "topi di campagna" e "topi di città" il perno attorno al quale ruota Provinciale, il nuovo singolo di KAPUT, al secolo Antonio Caputo.

Licenziato da ADA Music Italy su distribuzione Warner Music Italy, l'ultimo pezzo del cantante nato e cresciuto artisticamente sull'asse Bari-Milano, è un mix ben bilanciato tra i ritmi reggaeton di despacitiana memoria e le atmosfere urban vicine ad artisti come Mahmood ed Angelina Mango. Coordinate musicali, tracciate dai producer ROOM9 e Gabriel Guglielmini, che farebbero presagire all'ennesimo brano-copycat di un tipico tormentone estivo.

Invece KAPUT, proprio come un moderno George Best, ci dribbla con la palla a un centimetro dai nostri piedi, confezionando un brano dal sound sì spudoratamente mainstream ma in grado di discostarsi in maniera netta dalle solite canzoni "tutte forma e niente sostanza".

Nel suo ultimo pezzo, l'artista pugliese sfodera infatti una serie di strofe e ritornelli tutt'altro che banali, nei quali alterna scampoli di ricordi del proprio passato, dove bastavano piccoli gesti (ma anche l'amore di una madre ormai lontana) per far battere il cuore, a nitide fotografie del suo presente, in cui tutto sembra essere troppo veloce ed emotivamente distaccato. Una dicotomia che danza sullo sfondo di una storia d'amore appena nata ma già in balia del frenetico logorio della vita moderna

Ora il tempo
Va veloce e non mi nota mai
E ballare un lento
È diventato complicato, tanto

Canta KAPUT nel suo nuovo singolo. Provinciale, grazie al suo furbo (ma anche coraggioso) accostamento tra sonorità squisitamente mainstream e contenuti profondamente introspettivi, è un pezzo capace di guardare alle posizioni più hot delle classifiche dando però il giusto peso alle parole.

Se al posto di dicembre, durante i mesi più caldi dell'anno dovessero uscire tormentoni così saremmo tutti più felici. O forse siamo noi che abbiamo frainteso: non è che KAPUT, proprio come Baby K, ci ha voluto dire con Provinciale che "l'estate finisce solo quando lo dice lui"? 

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La recensione Provinciale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-12-22 17:16:24

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