Due minuti di musica onirica, cinematografica e incredibilmente potente
"Il più grande inganno del Diavolo è stato far credere al mondo che lui non esiste". Questa, oltre che una celebre citazione del film I soliti sospetti, è una valida sintesi di Silence, il nuovo singolo dei Not My Value, duo musicale milanese composto da Lisa Marchiani (voce e synth) e Claudio Brambilla (bass station).
Pubblicato a una manciata di settimane da Sign Language, l'ultimo pezzo del gruppo lombardo si muove all'interno di ambienti placidi e sognanti, dall'andamento quasi cinematografico, capaci di combinare l'impressionismo acustico della musica ambient con l'onirismo del trip-hop e della folktronica.
Un po' Brian Eno e un po' Imogen Heap, Silence affianca a morbide distese di synth e stratificazioni vocali in balia di modulazioni digitali, brandelli di strofe che, dietro il loro apparente ermetismo, nascondo un significato molto profondo.
Il testo del nuovo singolo dei Not My Value prende infatti spunto da La zona d’interesse, film diretto da Jonathan Glaze e vincitore del premio Oscar come "miglior film straniero" nel 2024. Un film potente che narra la storia di Rudolf Höß, famigerato ufficiale delle SS. Quest'ultimo, durante la seconda guerra mondiale, visse una vita apparentemente serena con la propria famiglia, a pochi metri dal campo di concentramento di Auschwitz nel quale ogni giorno si recava per svolgere il "proprio lavoro" che, tra il 1940 e il 1945, provocò la morte di più di un milione di persone tra ebrei, emigrati, omosessuali, rom e sinti.
Una delle pagine più buie della storia, che il duo milanese utilizza come fonte di ispirazione, mettendola in relazione al silenzio e all'indifferenza che ogni giorno mostriamo davanti ai tanti problemi, catastrofi e crimini spesso invisibili tanto agli occhi di chi li compie quanto a quelli di una società che preferisce non vedere.
We build walls
To stay safe
To keep our eyes safe
We can’t pretend
We do not know
We are not that innocent
Cantano i Not My Value nel loro ultimo singolo. Silence è una piccola, grande perla musicale che, con il suo linguaggio sinteticamente evocativo, prende le sembianze di una vera e propria ammissione di colpa collettiva che ci invita a fermarci anche solo per due minuti e distogliere lo sguardo dagli schermi dei nostri PC e smartphone per comprendere appieno le tante, troppe che cose che non stanno funzionando in questo mondo.
Un brano potente in grado di rappresentare un secondo, importante passo per un progetto musicale giovane ma decisamente promettente.
---
La recensione Silence di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-01-15 00:05:02
COMMENTI