Secondo passo per l'infiammabile bluescore del tag team bolognese Almandino Quite De Luxe: "Lui" alla batteria e "Lei" alla chitarra vintage sparano sul piatto venti riverberatissimi minuti benedetti dai santi protettori Hagerty e Spencer. Curatissimi suoni disastrati, miagolii prurigginosi e conati da microfono in gola per "spaccare i culi" dal vivo, tra sudati contorsionismi e asfissianti mascheramenti: la registrazione curata da Jim Diamond dei Dirtbombs a Detroit dà quel sapore motor city con la lancetta sempre nel rosso che piacerà alla gente che sa. Come Chuck Berry che snobba la Gerini al baraccone del Primo Maggio: vitalici, ironici e divertentissimi, anche Link Wray sarebbe fiero di voi...Royal Rumble!
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La recensione Violent Potato di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-06-25 00:00:00
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