I Flower for Boys si liberano di inibizioni e costrizioni e sprigionano in Fragile, brano emo-rock, il loro potenziale esplosivo e distruttivo
Qualche mese fa, recensendo Bipolare, l’ultimo singolo rilasciato dai Flower for Boys prima di Fragile, scrissi che la qualità del brano era indubbiamente alta, ma che mi auguravo che la band abbandonasse le inibizioni e scatenasse il potenziale esplosivo dei propri brani senza paura e costrizioni. Il quartetto formatosi a Bari nel 2020, a quanto pare, ha dato seguito alle mie parole, perché Fragile rappresenta esattamente quel tipo di liberazione che auspicavo.
E le aspettative non sono state deluse. Fragile è un brano rock con tinte emo, cantato con una voce decisa, carica, aggressiva, con un retrogusto malinconico e nostalgico. Spesso ci si sente vulnerabili, fragili appunto, e si cerca rifugio nelle sostanze o in altri tipi di validazione effimera. Ma appena l’effetto svanisce, si torna al punto di partenza: il caos interiore non svanisce, e i demoni interiori sono ancora tutti lì, da combattere.
Dai, calma, fatti una canna – questo l'hook che apre i tre ritornelli. La risposta cambia, man mano che la canzone procede: all’inizio il rifiuto, “non fumo”, poi “ci sto pensando”, e alla fine “sto già alla terza”. Ma in ogni inciso, arriva poi la desolata constatazione che sento ancora solo confusione, agitazione dentro me, mi sento fragile.
Il rock dei Flower for Boys guarda a band come i System Of A Down o i Rage Against The Machine, nel concedere maggiore spazio agli intermezzi strumentali, in confronto alla parte cantata. Le strofe di Fragile sono ridotte all’osso, scarne, libere da eccessiva verbosità. Sono brevi, hanno poche parole, e le frasi si ripetono con piccole variazioni sul tema. In questo modo, il ritornello riesce a sprigionare la propria esplosività in tutto il suo potenziale tellurico, con il basso e la batteria che sono i protagonisti assoluti.
Con Fragile, i Flower for Boys hanno trovato la loro strada. L’attesa ora è quindi duplice. Da un lato, quella per i brani che verranno, se continueranno su questa lunghezza d’onda. Dall’altro, quella per un concerto, ché il potenziale pogo è notevole.
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La recensione Fragile di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-01-18 12:47:00
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