Un pezzo che, con sobria eleganza, ci ricorda l'importanza di saper vivere cogliendo l'attimo
Portami con te è il titolo del primo singolo di Areste, misterioso musicista originario di Olbia, con alle spalle solo qualche sparuta cover di Enzo Carella e Cesare Cremonini pubblicate su SoundCloud. Un esordio prodotto in completa autonomia e distribuito attraverso DistroKid, nel quale il cantautore sardo imbraccia la sua chitarra acustica e mette un capotasto sul Fa prima di lanciarsi in un pezzo squisitamente cantautorale, dal forte retrogusto indie folk acustico: un ibrido perfetto tra la musica di Max Gazzé e quella di Colapesce.
Il risultato è un brano diretto, orfano di qualsiasi tipo di inutile orpello, nel quale spicca in primis la completa assenza di una qualsivoglia batteria. A comporre l'ossatura ritmica (e melodica) di Portami con te ci pensa infatti un semplice ma incisivo strumming di chitarra acustica a cui, mano a mano che il brano procede, si aggiungono un solido ma discreto groove di basso e timidi bordoni di organo elettrico.
Sonorità che, grazie alla loro scarna semplicità, fioriscono all'interno dei nostri padiglioni auricolari in tutta la loro sobria eleganza, con le quali il musicista olbiese intreccia strofe e ritornelli nei quali racconta la necessità di vivere nell'hic et nunc, evitando di attendere l'incertezza del futuro per godersi la concretezza dell'attimo presente.
Prometti, decidi, sogni
Corri senza sapere dove vai
Lasciando indietro tramonti
Di nuvole rosse
Canta Areste nel suo primo singolo. Portami con te è una canzone che, con la sua semplice ed evocativa bellezza, riesce a catturarti sin dal primo ascolto, grazie anche a linee vocali docili e mansuete, in perfetta simbiosi con le parti strumentali.
Un pezzo veramente ben riuscito, in grado di creare non poche aspettative verso i prossimi ed eventuali lavori che Areste deciderà di pubblicare nel prossimo futuro.
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La recensione Portami Con Te di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-01-17 01:07:21
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