Come mai nessuno sfrutta abbastanza la figaggine dei dischi live registrati in studio?
Un viaggio tra i ritmi, le atmosfere e l'inesauribile sensualità del sud America, cristallizzato in un tris di brani capace di racchiudere all'interno di uno studio di registrazione la briosa genuinità di un'esibizione dal vivo. È questo il sunto di Cumbia Acusadora, il nuovo live EP di Sebastiano Lillo, cantante, chitarrista e produttore originario di Monopoli ma con radici musicali ben piantate nella musica d'oltreoceano.
Pubblicato da TRULLETTO RECORDS su distribuzione Believe Music Italia, il nuovo lavoro dell'artista pugliese classe '85 si discosta parzialmente dai panorami bluesaggianti del precedente Loving Duende, approfondendo le derive latineggianti che già animavano il suo disco d'esordio.
Il risultato di questo viaggio a sud del continente americano sono tre tracce (completamente strumentali) che ammiccano a generi come la cumbia, il dub, il chicano rock e il latin alternative. Una lunga e veneranda tradizione musicale in grado di sedurre nel corso degli anni artisti del calibro di Richie Valens e Santana e che, in tempi più recenti, è stata (ri)portata in auge da gruppi come Tito & Tarantula e Khruangbin.
Sonorità eroticamente sciamaniche, dal forte retrogusto speziato, frutto del dialogo omogeneo che la chitarra di Sebastiano Lillo intreccia con l'ensemble di ottimi musicisti con cui ha deciso di circondarsi, composta da Dado Penta (basso), Teo Carriero (batteria), Aldo Dipaolo (organo e tastiere) e Alessio Santoro (percussioni).
Carnalità ed esotismo strumentale, che in questo EP vengono declinate tanto nell'etnicità della title trackquanto nell'andamento cinematografico di La estacion dorada, brano che sembra uscito dalla colonna sonora di un film di Robert Rodriguez, e negli ipnotici ritmi "in levare" di Sonido Amazonico, cover di un classico del 1978 dei Los Mirilos, tra i massimi esponenti della peruvian cumbia.
Grazie all'unione tra la vitale spontaneità di una registrazione rehearsal e le atmosfere ancestralmente suggestive del sud America, Cumbia Acosadora è un (mini) disco che cattura l'attenzione di chi lo ascolta sin dalla prima riproduzione. Un EP capace di rappresentare l'ennesima "mossa giusta" fatta Sebastiano Lillo durante il suo percorso artistico, sostenuta dal talento di musicisti capaci di dare del "tu" alle sete note del pentagramma.
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La recensione Cumbia Acosadora di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-01-20 12:55:28
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