Un pezzo pop, dal sapore "sanremese", sul tempo che passa troppo in fretta
Girandola è il titolo del nuovo brano di Cristiano Cosa, cantautore e polistrumentista nato nel 1995 a Taranto, con alle spalle due partecipazioni ad Amici di Maria De Filippi. In questo suo ultimo pezzo, pubblicato da LuckyHorn Entertainment su distribuzione DIGA Records, l'artista pugliese si discosta dalle vibes sognanti ed estive di La Vita Cos'è, il suo singolo precedente, per avventurarsi in ambienti sonori più vicini a quel pop mainstream dal forte retrogusto cantautorale.
Scritta a quattro mani con Francesco Guadio, che ne ha curato anche la produzione e il missaggio, Girandola si muove infatti all'interno di atmosfere dolceamare che, partendo da leggeri fraseggi di pianoforte e nostalgici slides di chitarra elettrica, si apre in un arioso arrangiamento orchestrale.
Dinamiche sonore molto simili a quelle sfoderate nel corso degli anni da artisti nazional-popolari come Ultimo, Francesco Renga e Marco Mengoni al Festival di Sanremo, sulle quali il cantante tarantino adatta un testo altrettanto "di larghe intese" che, utilizzando l'immagine della "girandola" come simbolo di infanzia e purezza, ragiona sui tanti dubbi e paure che ci si parano davanti quando l'innocenza della giovinezza cede il passo alla dura realtà dell'età adulta.
Ci ritroveremo grandi
Con le controindicazioni
Con le ossa frantumate
Dalle nostre convinzioni
Ci ritroveremo vecchi
Come la pagine di un libro
Che il tempo sta leggendo
E riscriverà il destino
Canta Cristiano Cosa nel suo ultimo singolo. Girandola è un pezzo che, sulla carta, non ha nulla che non funzioni: ottimo arrangiamento, una performance vocale impeccabile e strofe abbastanza generiche da farci immedesimare chiunque le ascolti.
Ed è proprio in questa sua apparente perfezione che risiede il problema più grande di questo brano. Purtroppo, il nuovo pezzo di Cristiano Cosa, attenendosi in maniera cosa pedissequa alle regole del pop mainstream, non riesce infatti a superare l'ostacolo del "già sentito", andandosi a sedimentare nel letto di un fiume già pieno zeppo di canzoni estremamente simili tra loro.
Serve la giusta dose di coraggio nel proporre sonorità più moderne e soprattutto originali, per distinguersi all'interno di un ambiente, quello della musica italiana, ormai saturo di giovani ragazzi e ragazze che cercano di farsi strada assecondando i gusti di un mercato troppo "omologato" per concedere spazio a tutti. Al prossimo giro, più cazzimma e meno "pezzo lento" sanremese.
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La recensione Girandola di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-01-22 11:02:33
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