PRIMOVERE Rest Well, Rainbow Kid 2025 - New-Wave, Alternativo

Rest Well, Rainbow Kid precedente precedente

Il secondo EP dei PRIMOVERE è una fotografia in bianco e nero del concetto stesso di genitorialità, toccato con sensibilità fresca e contemporanea e traslato in quattro delicatissime gemme alt-folk

Si chiamano PRIMOVERE, vengono da Torino, e il 14 febbraio esce Rest Well, Rainbow Kid: EP di quattro brani che posiziona il collettivo all'interno di un albero genealogico internazionale, riservando loro un posto tra ramificazioni che partono tanto dai The National quanto dai Beach House, giusto per non mettere pressioni.

Quattro ballate delicate, compassate, contenute: il controllo è un elemento fondamentale di questo lavoro, che non va ad appiattirne i picchi emotivi quanto ad ovattarli, come un colpo preso a caldo che si rivela successivamente sulla pelle. È quindi agrodolce il viaggio lungo Rest Well, Rainbow Kid, capace di raccontare per dettagli e partire da prospettive laterali, per raggiungere il cuore di ogni pezzo con la dovuta calma.

Se la voce principale deve molto, talvolta troppo, alle lezioni di Matt Berninger, la scelta di suoni e arrangiamenti suona originale pur tenendo in bella vista le proprie influenze: oltre ai già citati The National (in particolare quelli di Sleep Well Beast) e Beach House, evidenti mentori, si fanno notare influenze post-punk nella sezione ritmica di Everytime, che deve qualcosa anche alla versione più pop dei The Cure. Apprezzabili e puntuali anche gli inserti elettronici, portatori di profondità e texture necessarie all'equilibrio della grana sonora cercata dai PRIMOVERE.

Tutta la cura messa nella parte strettamente musicale assume ancora più valore ponendo l'attenzione sulla materia trattata da Rest Well, Rainbow Kid, ovvero i diversi aspetti della genitorialità, e in particolare il concetto di cura. Il nuovo ruolo, sia dei singoli che della coppia, viene sviscerato riportando alla luce fantasmi del passato (Souvenirs), il binomio gioia/dolore sotto forma di nascita e perdita (Rest Well, Rainbow Kid), l'ansia e l'apparente ineluttabilità del male (Everytime) e l'ambiguità di sentimenti che si prova a veder crescere un figlio, con la consapevolezza di doversi lasciare (Goodbye).

C'è davvero poco da discutere su questo EP dei PRIMOVERE: è tanta roba. Aspettando di poterli vedere live al più presto, l'ascolto (o meglio, gli ascolti, dato che è difficile staccarsi da queste canzoni) di Rest Well, Rainbow Kid lascia storditi da tanta bellezza, quasi da farci chiedere dov'è che sta la fregatura.

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La recensione Rest Well, Rainbow Kid di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-02-14 00:00:00

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