metal alternativo, grunge e raffinata essenzialità sonora.
Con Zero, gli Anacolutha proseguono il loro percorso musicale con un singolo che sa di consapevolezza e misura. La band milanese, nata nel 2022, si muove con sicurezza all’interno del solco tracciato dal metal alternativo degli anni ’90 e 2000, raccogliendo l’eredità di gruppi come Tool e A Perfect Circle, senza tuttavia rinunciare a un respiro melodico che richiama la malinconica profondità del grunge più evocativo, quello degli Alice In Chains.
La struttura del brano si sviluppa attraverso una tensione costante tra oscurità e catarsi: le chitarre, lontane da sterili virtuosismi, costruiscono un’architettura sonora essenziale ma evocativa, mentre la voce, aspra e graffiante, si fa veicolo di un’urgenza espressiva che non cede mai al manierismo. È proprio questa combinazione di forza e sottrazione a conferire al brano un’identità precisa, capace di rendere omaggio alle influenze del passato senza cedere alla nostalgia.
Gli Anacolutha dimostrano di avere ben chiara la direzione artistica da percorrere: un percorso che merita di essere seguito con attenzione, specialmente da coloro che hanno amato il genere in tutte le sue forme ed evoluzioni.
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La recensione Zero di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-02-01 08:32:44
COMMENTI (1)
@Spaceman_91 Ciao Marco. Grazie mille per la bellissima recensione. È essenziale e chirurgica. Stasera Zero la suoneremo carichi di una soddisfazione in più! Grazie mille.