Una perla musicale e culturale, che fonde tradizione siciliana e sperimentazione, mescolando afro, folk, elettronica e funk in un omaggio sonoro alla cultura mediterranea.
Il progetto che il trio siciliano Katadeo porta avanti con il disco d'esordio Giara,è un omaggio alla Sicilia e alle sue radici culturali, che intreccia tradizione e sperimentazione. Il titolo stesso richiama l’universo pirandelliano e la celebre novella La giara, suggerendo l’idea di un contenitore che raccoglie storie, sonorità e identità di un Mediterraneo vivido e pulsante.
L’album si compone di nove tracce, un numero non casuale, simbolico delle nove province siciliane, e in ognuna di esse si respira la dualità tra passato e presente, tra sacro e profano, tra folclore e innovazione. Le leggende siciliane si intrecciano con una sensibilità contemporanea, alternando momenti di leggerezza a spunti di riflessione su temi attuali.
Musicalmente, Giara è un viaggio che si muove con naturalezza tra afro, folk ed elettronica, con una forte impronta funk nelle bassline che rende il tutto ipnotico e coinvolgente. Il lavoro di Katadeo si inserisce nel solco della nuova scena mediterranea che ha visto i Nu Genea protagonisti, condividendo con loro l’attitudine alla contaminazione e alla fusione tra canti popolari e groove urbani.
Brani come "Lassairi", "Mavàra" e "Alghudisa" colpiscono sin dal primo ascolto, grazie a melodie magnetiche e ritmiche avvolgenti. Il punto più tribale e ossessivo arriva con "A La Vigna", un pezzo che trasporta in una dimensione arcaica e rituale. L’album è un perfetto equilibrio tra sperimentazione e cultura, capace di evocare un senso di appartenenza profondo e una filosofia musicale che affonda le radici nella storia ma guarda decisamente avanti.
Con Giara, i Katadeo firmano un lavoro originale e potente, capace di restituire la Sicilia in tutta la sua magia sonora, tra memoria e innovazione.
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La recensione Giara di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-02-02 09:33:00
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