Un disco di stampo fortemente cantautore, che viaggia tra le luci e le ombre della nostra attuale società
Nuova musica per Stefano del Rosso, cantautore classe '83 nato a Faenza e cresciuto artisticamente dentro e fuori le mura di Firenze. A un paio di anni di distanza da Dicono, il suo esordio discografico, il musicista toscano ritorna con un disco dal titolo Tempi moderni.
Nove tracce che, restando all'interno della canonica durata dei tre minuti, affondano le radici nel cantautorato italiano: quello che, sullo strumming e sugli arpeggi di una chitarra acustica, basa l'intera impalcatura del pezzo. Sonorità nelle quali si può udire l'eco dei lavori di Francesco De Gregori e del Fabrizio De André di fine anni '70, in fuga dalle esili strutture della chanson francese e più vicino ai panorami più solidi del folk rock europeo e americano.
Ambienti musicali profondamente tradizionali, in cui Stefano del Rosso compie un viaggio fatto di strofe e ritornelli che descrivono i tanti e fasulli totem che incombono sulla nostra società, dove ormai la sostanza è stata sostituita da una posticcia apparenza filtrata attraverso gli schermi dei nostri cellulari (Tempi moderni) e in cui la nostra umanità ha ormai ceduto il passo a una spasmodica sete di potere (Tutto passa). Un mondo desolato dal quale però è possibile trovare una via d'uscita dando importanza alle cose più genuinamente vere (Terra), mettendo da parte il nostro egocentrismo per aprirci verso una sinergica visione di progresso collettivo (Quello che sono).
Nonostante un livello di scrittura tutto sommato di buon livello, Tempi moderni è un disco che rimane inevitabilmente azzoppato da un mixaggio un po' appannato, che sfortunatamente rende le parti vocali asciutte e slegate da quelle strumentali.
Accortezze tecniche importanti per un disco di stampo cantautorale, nel quale la voce deve essere messa sullo stesso piano della musica, che tuttavia confidiamo possano essere risolte in scioltezza da Stefano del Rosso nei suoi futuri lavori.
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La recensione Tempi moderni di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-02-17 23:59:48
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