P L Z LUFS 2025 - Elettronica

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Un esperimento fatto di acidi e basi elettroniche che plasma e omaggia un trittico di "classici moderni" dell'indie italiano

Cosa sarebbe successo se i Baustelle, per scrivere Andiamo ai rave, la traccia di apertura di Elvis, il loro nono album in studio, avessero deciso di andare effettivamente ai suddetti rave citati nel ritornello del brano? Una possibile risposta a tale quesito hanno provato a darcela i P L Z con il loro ultimo EP, dal titolo LUFS.

Si tratta di un vero e proprio re-work con il quale il duo elettronico lombardo, che spesso si presenta sul palco con maschere di lattice, ha deciso di accalappiare tre celebri brani dell'indie italiano immergendoli in un bagno galvanico fatto di psichedeliche miscele digitali. Stiamo parlando di Viale Santissima Trinità dei Post-Nebbia, la già citata Andiamo ai rave dei Baustelle e Finirà de I Cani. 

Il risultato di questo esperimento chimico, sono tre pezzi che, rispetto alle versioni originali, si presentano orfani di qualsiasi connotato analogico, in favore di lisergici beat e trame sonore rigorosamente elettroniche, che ne dilatano la durata fino a sfiorare i sette minuti. Un viaggio a tratti onirico, in grado di spaziare tra ambienti vicini all'acid house UK garage di Scott Garcia (Viale Santissima Trinità), passando per la synth techno (Andiamo ai rave) e la retronostalgia della chillwave (Finirà).

All'interno di questa vera e propria gincana tra le molteplici trame e sottotrame offerte dalla musica elettronica, i P L Z plasmano le voci di Carlo Corbellini, Francesco Bianconi e Niccolò Contessa, facendole diventare esse stesse uno strumento al servizio dei rispettivi brani, al pari di synth, campionatori e sequencer.

LUFS è un disco in grado di solleticare i palati più fini degli amanti dell'elettronica più acida, quella ballata nei bunker sotterranei di Berlino, Londra e New York in mezzo a decine di corpi madidi di sudore. Da oggi, se band come Post-Nebbia, Baustelle e I Cani avessero bisogno di remixare un brano in vista di eventuali riedizioni dei loro dischi sapranno chi chiamare. Prego, citofonare al campanello P L Z.

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La recensione LUFS di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-03-07 00:00:00

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