Spesso, nel corso della nostra vita, restiamo intrappolati in una "casa degli orrori" costruita con le nostre stesse mani
A volte l'ansia e la paura verso il mondo esterno, ci rinchiudono in uno stato mentale di spaventosa apatia e angoscia. Un luogo tetro e labirintico come i corridoi dell'Overlook Hotel di Shining, nel quale ci si può perdere facilmente nel tentativo di trovare una via d'uscita. Sono queste le fondamenta di MONSTER HOUSE, il nuovo singolo degli Your Grave, collettivo originario di Massa e formato dai musicisti sadninteenbaby, tearz e revols.
Prodotto in completa indipendenza e distribuito da Alta Marea, il pezzo si districa all'interno di ambienti musicali crepuscolari, in bilico tra analogico e digitale. Una doppia anima incarnata da una strumentale fatta di chitarre che incrociano pop punk e shoegaze fuse a caldo con linee vocali sature di auto-tune e basi ritmiche lo-fi in grado di accarezzare il nichilismo autodistruttivo dell'emo trap.
Mood nostalgici e vespertini, nei quali il trio toscano paragona il senso di estraniamento che scaturisce dal vivere in preda alla paura di non essere capiti dalle persone a noi vicine a una vera e propria "casa degli orrori" fatta di mostri e fantasmi che cercano in tutti i modi di intrappolarci all'interno delle sue stanze tenebrose, impedendoci di trovare una via d'uscita.
Siamo entrambi persi in questa monster house
Bloccati qui, non troviamo l’uscita
In questa casa che sembra che prendi vita
Non so il perché, sia toccato a noi
Cantano gli Your Grave nel refrain del loro ultimo brano. MONSTER HOUSE, pur inserendosi in un solco sonoro già tracciato da gruppi e artisti italiani come La Sad e gionnyscandal, è un pezzo che, a conti fatti, risulta ben riuscito: risultato da non dare per scontato vista la sua natura squisitamente DIY.
Un brano che, grazie alle sue atmosfere gotiche e cinematografiche, farà sicuramente piacere agli amanti di un genere come l'emo-punk che, nel nostro Paese, si sta prendendo una fetta di pubblico sempre più ampia. Staremo a vedere se, con le prossime pubblicazioni, gli Your Grave saranno in grado di inserirsi in questa corrente sonora che dall'underground ha quasi raggiunto le soglie del mainstream.
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La recensione MONSTER HOUSE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-03-04 17:46:26
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