L'anima è elettrica, il piglio è punk, il sound è potente: il rock è donna
Il disco di debutto delle Seventeen Fahrenheit si apre con il brano manifesto del progetto Freak. Il cuore è rock, il piglio è punk e il sound è potente, attraversato da elettricità, distorsioni, suoni profondi, cori impattanti e una voce sempre piena e decisa. La seconda traccia Gasping for breath alimenta con grinta la cavalcata lungo la scaletta di pezzi che si annunciano "senza respiro".
Bloody Rain e Everything left is lost non disdegnano sfumature più pop, ma lo stile graffiante fa da collante tra una canzone e l'altra per tutto l'album. Apple Apple, Banana & Coffee si distingue per originalità, energia e cambi di ritmo, che a un certo punto trasformano la natura dell'arrangiamento in una folle rapsodia psichedelica in crescendo. Boovie e Ghost Dots sono altre due scariche di adrenalina.
Il quartetto campano affida la chiusura del disco a I'm going, are you?, una domanda che ha il sapore del futuro e di tanta musica da portare in giro sui palchi. Enza, Adriana, Annamaria ed Eloise sono le quattro anime di questa band tutta al femminile e "made in Naples", che arriva alla prima prova con otto pezzi ben confezionati e rappresentativi della propria identità artistica, rigorosamente scritti in lingua inglese per scelta e volontà.
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La recensione FREAK di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-04-11 00:00:00
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