Sei episodi dove la componente testuale è azzerata, favorendo un percorso di ricerca del significato che vede collaborare tanto la mente creativa quanto i timpani di chi è invitato a fruirne
Nuova musica sboccia a ridosso della primavera per Vincenzo Greco, che attraverso il moniker Evocante firma "A quiet day", un extended play licenziato per Dialettica label su distribuzione Tunecore.
Sei tracce, altrettanti capitoli che scandiscono, in forma strumentale, l'avvicendarsi dei vari momenti di una giornata, di 24 ore che si declinano attraverso suggestioni uditive, financo a spingersi a stimoli visivi e, in generale, al coinvolgimento di tutti i sensi. Le composizioni, in bilico fra tensioni analogiche e velleità digitali, restituiscono un sapore cinematografico, sono evocative lasciando spazio al fruitore di partecipare a una costruzione del significato, perché dalle increspature del pentagramma emergono concetti densi da dissezionare fino ai dettagli.
In prospettiva più ampia, il nuovo lavoro dell'artista di stanza a Roma (ma calabrese di nascita) alimenta una certa visione della musica che si era già apprezzata nelle precedenti release. Da queste parti, non c'è smania derivata da music business, tantomeno quella cosmesi che rende i brani più plastica che urgenza.
Possiamo rallentare, apprezzare, con la giusta attenzione e le energie necessarie, lasciandoci trasportare in un'esperienza sonora convincente e derivata da un processo oculato; attendendo fiduciosi le future pubblicazioni.
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La recensione A quiet day di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-04-07 00:00:00
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