Stare male e rifugiarsi nel grigiore della routine: questo il nucleo concettuale di un disagio che Bisanzio mette in musica senza mai alzare la voce o prevaricare
Nuova musica in arrivo per Bisanzio, che in piena primavera alimenta il proprio lascito discografico con "Come gli insetti", un singolo licenziato per Bravehop Records e distribuito da Virgin Music Group.
La seconda release del 2025 si presenta come un'esperienza d'ascolto di quasi quattro minuti, che si muove con agilità fra introspezioni e una certa sensibilità d'autore, abbinata a trame compositive pop. L'attitudine che si percepisce è quella di musica creata in forma squisitamente indipendente, in circostanze dove le menti creative non si sono poste limiti o forzato la mano verso soluzioni comode per il music business o per ammiccare i timpani di chi ascolta: gli intrecci sul pentagramma rendono vivide le suggestioni testuali, dove si parla di routine, di appiattimento del proprio entusiasmo propositivo per rifugiarsi da tutte quelle pressioni sociali (siano essere esterne o interne) che puntualmente finiscono per schiacciare una persona al suolo.
Concetti con un certo peso specifico e molto attuali, ma che nel registro espressivo di Bisanzio sembrano quasi muoversi fra sussurri e dialoghi costruttivi, realizzati senza mai alzare il volume smodatamente o cercando di prevaricare l'altrui opinione.
Un brano come metafora del modo più giusto di confrontarsi ed esporre un proprio disagio, un brano (e, in generale, un progetto) che merita ulteriori sviluppi.
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La recensione Come gli insetti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-04-22 18:24:59
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