Avevo conosciuto i Surgery qualche hanno fa prima che impostassero la loro attuale direzione musicale. Inizialmente proponevano un suono industriale ed estremamente fisico e rumoroso. Non mi sarei mai aspettato di trovarli invischiati in moderne sonorità EBM. Hanno rimpolpato la formazione, ora sono in sei e dispongono di un dj, una voce femminile e in aggiunta di un performer live. Il loro intento è di riproporre un incrocio tra il pop/wave degli anni ’80 italiano e la musica dei dark club. Non per niente si concedono a cover di Donatella Rettore e suonano in abiti post atomici fatti di mascherine e latex. Sanno bene dove vogliono arrivare. Sono furbi. Hanno intrapreso la strada della dark wave. Ma ci mettono del loro. Non si accontentano dei soli canoni ed evocano fantasmi di Diaframma nelle linee vocali, cantando in italiano (una scelta molto coraggiosa).
I testi parlano ironicamente (a volte un po’ forzati) di tante cose, da personali traumi (in “Stupida Estate”) a guerre internazionali (per esempio in “Nagasaky”) infarcendo di frasi dissacranti a critica della società (“ho ucciso mamma e papà, con una busta di plastica, me l’ha ordinato la musica”). Il lutto tragicomico, che portano in ogni traccia, fin dall’intro. Musica malata, a tratti giocosa di sintetizzatori vecchia scuola e batterie elettroniche, modernissimi sample. Voci pulite , profonde, grida e tanta voglia di far muovere il culo (in tutti i sensi) a chi ascolta. Per chi ama la musica plastica degli anni ‘80 e le nuove sonorità dark sarà sicuramente un piacevole diversivo.
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La recensione L’altra Educazione di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-05-31 00:00:00
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