Secondo le parole degli autori questo cd racconta di "una persona ideale, che dopo aver trascorso parte della sua vita con la società odierna, intraprende uno studio personale alla ricerca della conoscenza interiore". Sitar, arpeggi di chitarra acustica, tablas, tastiere cosmiche e liriche in inglese per creare una "fusione graduale, tra musica occidentale e orientale; quindi una fusione che si evolve con il cammino del personaggio".
La musica: a tratti cinematica, a tratti involontariamente post-rock minimale e oscurantista ma con troppe sbavature prog e new age. Un concept album dal suono sicuramente arcano: le doti ci sono, le visioni spirituali non saprei, la fusione tra occidente ed oriente niente di nuovo per la verità. Comunque, qualche buon seme qua e là l'hanno gettato.
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La recensione Advaita Project di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-06-20 00:00:00
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