Parte "Revolver", adrenalinico strumentale da un minuto e mezzo, e sono subito calci nel culo per tutti: la caduta dell'hardcore che trascina con sè il più energico dei power noise...da rimanerci stecchiti. Ritornano così fragorosamente sulla Terra i Mr. Bizarro, dopo il buon esordio di "Hello Hell" datato 2005: il combo appare in ottima forma e la mattanza continua con le successive "Kiss" e "R'n'R Blood", dove a fustigare stavolta è la voce di Alessandra, veramente a suo agio nella tela dei suoni tessuta dal 'Ragno' del Blocco A (siamo già pieni di lividi, e sono passati solo sei minuti).
Nella parte centrale ascoltiamo un lavoro più ragionato, che cerca soluzioni nuove che danno risultati alterni: accanto alla strepitosa "Soldier Blues" (spinta da un cantato quasi soul che apre a mondi lontanissimi) e al delirio collettivo di "Monsters", c'è infatti qualche brano che non riesce a cavalcare libero come dovrebbe, in cui linea vocale e furia strumentale non riescono a sorreggersi reciprocamente (come se il gruppo, esaurita la carica propulsiva iniziale, arrivasse col fiato corto a fine concerto). Con "5 A.M." Mr. Bizarro rialza la testa e dimostra che le commistioni tra nichilismo noise e tensione emozionale sono plausibili. Chiude la strumentale "Mastodont You Look Like The Queens", con un basso distorto in agonia come un tiranossauro morente sullo sfondo di un ancestrale scenario di vulcani in eruzione.
I Mr. Bizarro non fanno prigionieri, spingono al massimo, provano nuove traiettorie: ne esce un album incredibile per grinta e suoni ma ancora un po' incerto in fase di arrangiamento. E comunque non perdeteli in concerto quando la loro astronave passa dalle vostre parti: e sappiate che non vengono in pace.
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La recensione Waiting for the UFOs di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-03-13 00:00:00
COMMENTI (4)
cristian guerreschi forever !!!!!!!!!!!:=
Sono daccordo ;)
Il video spacca!
mao